giovedì 8 marzo 2007

Pillole di Storia - Un mare di gomma vulcanizzata

Florida, anno 1972. C'è un'idea: quella di costruire una barriera corallina artificiale. E ci sono due milioni di pneumatici usati da smaltire. E c'è pure un gruppo di pazzi che decide di unire l'utile al dilettevole.
I copertoni vengono buttati in mare e legati con una rete di nylon e metallo che però dura poco. Migliaia di pneumatici vanno alla deriva (tra i quali molti vanno a danneggiare le barriere coralline naturali) e su quelli rimasti al loro posto la vita non attecchisce.
Adesso, 35 anni dopo, il governo della Florida si è finalmente deciso a ripristinare la situazione naturale, aiutato dalle forze armate statunitensi che utilizzeranno le operazioni di recupero come addestramento per gli allievi della scuola di sub.
Pur con questa manodopera gratuita, il costo stimato dell'operazione si aggira sui 5 milioni di dollari, visto che una volta riportati sulla terraferma i copertoni devono anche essere smaltiti. Questa volta, si spera, in modo intelligente.

Naturalmente, visto che la storia non insegna niente, anche in altre parti del mondo si è tentato di usare dei copertoni per creare un reef artificiale ma con risultati non di certo migliori. Si va da altri stati americani (Carolina del Nord e New Jersey) fino all'Indonesia e alla Malesia, a dimostrazione che la mancanza di buon senso è assolutamente globale.

3 commenti:

  1. incredibile...
    kiwi

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  2. Ancora ti stupisci della stupidità umana?

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  3. no, ma tutte le volte ci rimango male per come l'uomo tratta la natura...
    ki

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