martedì 27 marzo 2007

Racconti - Una storia italiana

Quasi un lustro fa, nel comune di Altrono, uno dei più popolosi della provincia di Parlo, c'era un terreno agricolo adiacente ad una zona artigianale. Questo terreno, di proprietà comunale, venne venduto ad un privato. Tutti pensarono subito ad un favore fatto dall'amministrazione al privato, per permettergli di costruire un bel capannone e venderlo a caro prezzo. Ma il sindaco si difese dicendo che l'unico scopo della vendita era quello di rimpinguare le casse del comune.
Questa dichiarazione sembrò trovare smentita l'anno successivo, quando, con una modifica al piano regolatore, il terreno venne dichiarato fabbricabile. Qualcuno gridò allo scandalo ma furono solo poche voci isolate. Anche perché, stranamente, nulla venne costruito su quel terreno.
Passarono gli anni e la situazione rimase inalterata. Nel frattempo il vecchio sindaco aveva terminato il suo mandato e gli era subentrato il suo vice. Il quale decise che il comune avrebbe ricomprato quel terreno per costruirci un nuovissimo "centro ecologico". Ma nel frattempo, il prezzo di mercato dell'appezzamento era decuplicato. Nessun problema, disse il nuovo sindaco, il comune soldi ne ha ed è giusto spenderli.
Ed il privato fu ben felice di vendere nuovamente quel terreno al comune, realizzando un ottimo guadagno senza nemmeno dover spendere soldi nella costruzione di alcunché.

Nota dell'Autore: ovviamente questo è un racconto di pura fantasia, dato che non esistono né la provincia di Parlo né il comune di Altrono.

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