martedì 24 aprile 2007

Le basi del Partito Democratico

Malgrado il titolo non intendo parlare direttamente di quello che è stato definito "un grande evento politico". Oggi non sono in vena di sparare sulla Croce Rossa.
Voglio invece raccontarvi delle scaramucce tra DS e Margherita nella mia provincia.

Qualche anno fa, il comune capoluogo era governato da un sindaco di uno dei partitini di centro che poi sono andati a formare la Margherita. Scaduto il suo mandato, per logiche di coalizione, la successione sarebbe dovuta toccare ad un diessino. In lizza c'erano due candidati, un riformista (politico di razza) ed uno del correntone (politico per passione). A causa di una serie di veti incrociati interni ai DS, il riformista viene accantonato in malo modo, adducendo presunti dissapori con Rifondazione Comunista. Il candidato del correntone ha così strada libera e riesce a farsi eleggere senza grossi problemi. Sempre per logiche di coalizione, la presidenza del consiglio comunale tocca ad una candidata della Margherita.

Ma il politico di razza, malamente escluso, non si da per vinto: passa alla Margherita e riesce a farsi eleggere alla presidenza della Provincia (prima in mano ad un ondivago socialista). Vittoria netta sul candidato di centrodestra ed equilibrio raggiunto tra i due maggiori partiti del'Ulivo.

Il tempo passa e si ritorna a votare per le comunali. La febbre delle primarie ha contagiato tutta Italia, ma qui i DS non ne vogliono sentire parlare. Bisogna ricandidare il sindaco uscente, nonostante una gestione pessima ed un'immagine logorata. Nel campo del centrodestra capiscono che finalmente possono fare il colpaccio e candidano un imprenditore con la reputazione (e la fedina penale) immacolate. Il sindaco uscente viene sconfitto ed inizia a distribuire colpe alla Margherita e ai riformisti dei DS.

Ma la nuova amministrazione non dura molto e dopo un anno si torna alle urne. Questa volta la Margherita punta i piedi e pretende le primarie: viene candidata l'ex-presidentessa del consiglio comunale. I DS rispondono con un'altra donna, consci che se avessere proposto un uomo non ci sarebbe stata battaglia, ma invano. Adesso, in corsa per la carica di Sindaco per il centrosinistra c'è un'esponente della Margherita con ottime possibilità di farcela. I dirigenti locali dei DS masticano amaro. Ma per loro fortuna adesso potranno confluire, insieme agli amici-rivali della Margherita, nel Partito Democratico. Chissà come verranno scelti i prossimi candidati...

2 commenti:

  1. I prossimi candidati verranno scelti con gli stessi criteri di sempre: in base all'impegno, al conformismo, alla NON autonomia di spirito. Quanto alla spartizione, le "coltellate" reciproche saranno le stesse di prima, solo che i fendenti verranno vibrati sotto la stessa bandiera, con guadagno di pathos. :-)))

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  2. Mi chiedo se manterranno le primarie (che finora, almeno a livello locale, sono servite solo a regolare i conti tra i partiti del centrosinistra) o se torneranno le nomine "dall'alto".

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