giovedì 9 agosto 2007

Pillole di Storia - Due inutili massacri

Luglio 1945. Il fronte europeo della Seconda Guerra Mondiale è ormai pacificato mentre Francia ed Italia sono libere dai nazifascisti. Tre mesi prima l'Armata Rossa entrava a Berlino. L'unica potenza dell'Asse ancora belligerante rimane il Giappone.

Nel deserto del New Mexico, a coronamento del progetto Manhattan, viene fatta esplodere la prima bomba atomica.

A Potsdam, nel brandeburghese, i vincitori del conflitto si riuniscono per decidere il futuro della Germania e mettere a punto una strategia per chiudere anche il fronte nipponico.

Il governo degli Stati Uniti però non è soddisfatto: è vero che l'esercito americano ha contribuito alla liberazione di Francia e Italia ma è stata l'Unione Sovietica a far capitolare i tedeschi conquistandone la capitale. Inoltre la sconfitta di Pearl Harbor non è stata ancora dimenticata e si fa sempre più forte il desiderio di vendetta. Infine, il neo-presidente Truman teme che l'U.R.S.S. possa estendere la sua sfera di influenza fino ad inglobare l'Italia.

E' in questo clima che all'intelligence americana arriva la notizia che i giapponesi starebbero trattando con i sovietici per una resa in cambio del mantenimento sul trono dell'Imperatore Hirohito. Truman non può permettersi che sia ancora Stalin a firmare la capitolazione di un'altra delle potenze principali dell'Asse. Il presidente americano ha la soluzione, ma deve muoversi in fretta. Prima sottoscrive un documento che autorizza l'uso bellico della bomba atomica e subito dopo riesce ad ottenere che dalla Dichiarazione di Potsdam venga stralciato il passo che concede al Giappone il mantenimento in carica l'Imperatore in cambio della resa incondizionata. A causa di questa modifica, il governo nipponico respinge il documento e si prepara a continuare la guerra. Proprio quello che Truman sperava.

Dieci giorni dopo, il 6 agosto 1945, il bombardiere americano Enola Gay sgancerà "Little Boy" sulla città di Hiroshima. Il 9 agosto toccherà a "Fat Man" radere al suolo Nagasaki.

L'ombra di una vittima di Hiroshima incisa in modo permanente
su una scalinata di pietra (via @HistoricalPics)

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