martedì 22 gennaio 2008

Toto-Mastella

Com'era prevedibile dopo le dimissioni da Ministro della Giustizia (e le successive dichiarazioni) del leader dell'UDEUR, Prodi ha chiesto la fiducia in Parlamento. Domani si voterà alla Camera e probabilmente giovedì al Senato. In ogni caso, a meno di improvvisi e rocamboleschi cambi di fronte di uno dei partiti di opposizione, il Governo è destinato a cadere entro la fine della settimana. Così come cadrà il referendum sulla legge elettorale, visto che la maggior parte dei leader politici pensa al voto anticipato e non sembra ci siano i numeri per un governo tecnico o di unità nazionale.

Se queste sono le premesse, gli schieramenti che vedremo fronteggiarsi in campagna elettorale saranno grossomodo gli stessi di due anni fa. La differenza la potrà fare solo Mastella che al momento ha tre strade davanti a sè.

1. Rimanere nel centro-sinistra con una certa perdita di credibilità e presumibilmente di elettorato, visto che è lui che sta affossando l'attuale governo. D'altra parte se la cosiddetta "Cosa Rossa" dovesse veramente decidere di correre da sola, Veltroni non avrebbe remore a corteggiare l'UDEUR, se non altro per arginare una disfatta che rischierebbe di annientare il neonato Partito Democratico.

2. Traslocare armi e bagagli nel centro-destra magari confluendo nel Partito delle Libertà o, più probabilmente, stipulando un semplice patto elettorale con Berlusconi. Un cambio di fronte di questo genere poi, potrebbe essere la scusa per rovesciare Bassolino dalla poltrona di Governatore della Campania (ammesso che ciò non accada prima).

3. Fare un terzo (o quarto) polo insieme a Casini; il leader dell'UDC ne sarebbe alquanto felice, visto che non sarebbe costretto a tornare sotto l'ala "protettiva" di Berlusconi che giocoforza sarà il prossimo candidato Premier del centro-destra. Le possibilità di vincere le elezioni (magari raccattando qualche scontento dal Partito Democratico o da Forza Italia) sono veramente minime, tuttavia l'ipotesi sembra solleticare Casini, almeno a sentire le sue parole di domenica sera a "Che tempo che fa".

L'ultima parola spetta comunque a Napolitano che, con un vero coup de théâtre, potrebbe rimescolare tutte le carte e rimandare le elezioni fintantoché non sia pronta una nuova legge elettorale. Ma qui siamo, forse, nella fantascienza.

6 commenti:

  1. Le voci di Montecitorio mi dicono che l'accordo con il Cavaliere e' gia' più che fatto. E d'altra parte era più che prevedibile. Mastella il porco supremo ha di nuovo trovato la quadta: se vince Silvio sara' ripagato di questo enorme favore con un ministero chiave - la Difesa? - e questo, soprattutto, a fronte del fatto che con il referendum e con la bozza Bianco l'Udeur sarebbe sparito. Chapeau.

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  2. Questa crisi è figlia di molti eventi, non solo di quello giudiziario.
    Le ipotesi di modifica della legge elettorale sono state, come era da aspettarsi, le principali armi puntate contro il governo, mentre la vicenda referendaria si avvicinava.
    Tuttavia se dal punto di vista costituzionale il referendum sarebbe rimandabile, da quello politico si creerebbe il paradosso di votare con una legge che nessuno vuole e che è già in procinto di essere sottoposta al giudizio referendario.

    Mastella ha già giocato tutte le sue carte in questo spettacolo, ed un suo rientro in maggioranza è virtualmente impossibile. D'altronde già Veltroni, dichiarando che il PD avrebbe corso da solo, aveva già estromesso l'UDEUR dal centro-sinistra, in prospettiva futura. Mastella ha accelerato proprio in seguito a quelle dichiarazioni.

    L'unica giravolta ancora possibile è quella dell'UDC, ma qui siamo alla fanta-politica. L'astensione di quattro o cinque senatori centristi, infatti, prolungherebbe l'agonia dell'esecutivo.

    Sulla questione elettorale, invece, le cose sono abbastanza semplici. Se Casini è disposto a sostenere, dall'esterno o meno, un governo di transizione di 4-5 mesi, allora quella sarà l'opzione da preferire. Quindi, dichiarazioni alla mano, le urne sono, a tutt'oggi, il piano B. Il proporzionale che parla un mezzo tedesco si avvicina a grandi balzi.

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  3. Le ultime dichiarazioni di Berlusconi confermano le voci di Gea. Probabilmente l'annuncio di Mastella di passare nel centro-destra verrà dato stasera a Porta a Porta (chissà perché la chiamano "la terza camera"?)

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  4. ISKRA, secondo i calcoli di Repubblica, basterebbero due astenuti (e il voto a favore dei senatori a vita) per "prolungare l'agonia" (come dici tu).

    E personalmente non sono nemmeno sicuro che si tratterebbe di senatori dell'UDC. Anche a Berlusconi farebbe comodo: Prodi si logorerebbe ancora un po' Prodi e il Cavaliere potrebbe costruirsi un sistema elettorale su misura...

    La cosa interessante, in caso di elezioni anticipate, sarà vedere se Veltroni lascerà la premiership a Prodi o se, come dicono i giornali, il Professore sarà il candidato dei "piccoli", da Di Pietro alla "cosa rossa" contro il PD.

    In ogni caso, per il centro-sinistra prevedo una sonora batosta...

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  5. Alla fine è cascato e devo ammettere che non sono così contenta.... in fondo qualcosa, anche di piccolo, ma qualcosa è stato fatto! e non la vedo bene per nulla... ci sono troppi casini in tutte le coalizioni e non vedo nulla di nuovo... vabbè, si vedrà....

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  6. Già, si vedrà... oggi pomeriggio iniziano le consultazioni...

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