martedì 29 aprile 2008

Per il PD il Piave NON passa per Roma

Alemanno sindaco, Rutelli disoccupato. Questo è il verdetto dei ballottaggi di ieri per il comune di Roma.
L'ex per eccellenza (ex-vicepremier, ex-presidente della Margherita, ex-mangiatore di pane e cicoria, ex-candidato premier sconfitto, ex-sindaco di Roma, ex-segretario radicale) si ritrova a scontare molte colpe ma non tutte sue.

Prima tra tutte la gestione della capitale da parte di Veltroni e l'impossibilità (per questioni di etichetta, di coerenza e di opportunità) di criticare l'operato del segretario del PD. Lo ammette lo stesso Rutelli: Alemanno ha avuto gioco facile a mettere in luce le magagne della passata amministrazione mentre il povero Ciccio doveva a tutti i costi rivendicare la continuità con il Walter.
E la cosa ha pesato parecchio soprattutto in tema di sicurezza, con il fuoco di fila dei telegiornali sull'aumento incontrollato dei reati. Naturalmente, che invece dell'aumento ci sia stata una diminuzione non è importante. La cosa fondamentale è che la gente abbia paura e voti d'istinto per chi promette più sicurezza. E' lo stesso fenomeno registrato due settimane fa per la Lega Nord.

Non solo: Rutelli ha pagato anche il fatto che sia lui che Veltroni hanno abbandonato anzitempo il Campidoglio per incarichi ritenuti più prestigiosi, quasi che quello di sindaco della Capitale sia un trampolino di lancio invece che un posto che richiede senso di responsabilità e spirito di sacrificio. Anche questo deve avere pesato sulle migliaia di romani che hanno praticato il voto disgiunto: Zingaretti alle provinciali e Alemanno alle comunali.

Ma c'è anche un altro dato allarmante per l'intero PD: Rutelli non ha preso nemmeno i voti del primo turno. Significa che chi lo ha votato due settimane fa ha cambiato idea nel frattempo. E questo emorragia di voti non si può imputare solo al candidato. Significa che è il partito nel suo insieme ad aver fallito. La sera del 14 aprile, quando la vittoria del PD era ormai certa, come pure era certo il ballottaggio tra Rutelli ed Alemanno, qualcuno guardava alle elezioni comunali come alla linea del Piave dopo la disfatta di Caporetto. Era già grave il fatto che il candidato PDino non fosse stato eletto al primo turno; una sconfitta anche nella corsa al Campidoglio sarebbe stato il disastro. Eppure nelle successive due settimane nel Loft sono andati avanti come niente fosse. Persino l'allontanamento dell'Italia dei Valori si è consumato senza scossoni. Da parte del PD c'è stato quasi un senso di appagamento e superbia che molti, specialmente a Roma, non hanno digerito.

Adesso che il disastro si è compiuto, il problema principale di Veltroni sembra sia quello di trovare un posto dove parcheggiare Rutelli. Coraggio Walter, tra un anno ci sono le europee, vedrai che un posto da capolista a Ciccio glielo trovi. Magari non nel Lazio, però.

11 commenti:

  1. Vogliamo aggiungere che non tutti quelli che hanno votato zingaretti hanno votato anche Rutelli al ballottaggio?

    e vogliamo aggiungere che i sostenitori di alemanno che hanno innalzato ieri quel simpatico striscione con "grazie vetroni, per aver fatto sparire la sinistra, per aver canditato rutelli ecc ecc ecc" è assolutamente condivisibile?

    io sto studiando spagnolo...

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  2. El español es mi segun idioma (o tercero, ahora no me acuerdo) ;-)

    Comunque lo striscione sarà anche condivisibile, ma questo direi proprio di no!

    Chissà se nel Loft gli è venuto il dubbio che se ci fosse stato Fini al posto di Alemanno probabilmente non ci sarebbe stato nemmeno il ballottaggio?

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  3. ho scritto in italiano pessimo sbagliando il verbo dell'ultima frase, ma spero si sia capito...

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  4. ma chiaro che la cosa è molto preoccupante... però quello striscione colpiva il nocciolo delle questione... e vetroni se ne dovrebbe andare e di corsa... ha fatto campagna al centro e ha preso i voti degli elettori di sinistra disperati dall'avanzata nanesca...

    non possiamo continuare a fare politica antiberlusconiana senza una linea verae un programma.... ma spero che peggio di così non si possa arrivare...

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  5. Non credo sia solo una questione strettamente politica... secondo me nella duplice sconfitta ha pesato molto anche il modo di fare... di fronte all'antipolitica invece di mettersi in discussione, di provare a capire quali sono quelle cose che danno fastidio agli elettori, si sono chiusi a riccio... per non parlare dei casi Forleo e De Magistris, nei quali, indipendentemente dal merito, hanno dato l'impressione di comportarsi come Berlusconi...

    Ora, questo ad un elettore di destra non importa più di tanto, ma ad uno di sinistra sta enormemente sul cazzo che si continui a criticare il "nemico" e poi ci si comporti allo stesso modo...

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  6. A uno di sinistra un simile comportamento sta sicuramente sul cazzo. Ma a me che sono di sinistra, sta ancora più sul cazzo la prospettiva di 5 anni (minimo) di berlusconi, bossi, fini, cicchitto, etc. e di un sindaco fascista che vuole distruggere la teca dell'Ara Pacis per il semplice fatto che è stata creata da un'amministrazione di segno opposto.

    E mi stanno sul cazzo tutti coloro che, sedicenti di sinistra, hanno messo in atto la protesta dei miei coglioni astenendosi, o peggio ancora votando a destra, creando così i presupposti per una più che possibile deriva argentina di questo paese.

    A questo riguardo ho letto montagne di idiozie su vari forum e blog, alle quali purtroppo è stato dato ampiamente seguito con i fatti. Altro che sinistra. Tutti pronti a seguire un masaniello da quattro soldi che urla nelle piazze, o un imbonitore che si produce in pagliacciate televisive promettendo tutto e non mantenendo un cazzo. Avanti così, e fra poco non avremo più neanche le pezze per coprirci il culo.

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  7. credo che sia un pò troppo semplicistico dare la colpa della vittoria della destra a masanielli e astensionisti.
    forse bisognerebbe accettare il fatto che era impossibile che il pd vincesse, semplicemente.
    non basta credere di poter avere una maggioranza, ci vogliono i voti e, se la matematica non è un'opinione, scindere una maggioranza che, dopo 5 anni di giogo berlusconiano aveva vinto di una briciola, e per di più dopo i malumori creati a torto o a ragione dal governo prodi, comportava almeno una sconfitta assolutamente necessaria, che a mio avviso è stata messa nel conto dal pd.
    cinicamente.
    a me fa più incazzare pensare che forse, con una strategia diversa, si poteva mantenere lo stallo al senato.
    non vincere, questo no.

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  8. Yak, vediamo se ho capito... nel caso specifico di Roma, al ballottaggio sarebbe stato meglio votare Rutelli, perché l'alternativa era Alemanno... meglio uno che dice di essere di sinistra e poi si comporta come gli pare (hai visto Report ieri sera?) che uno di destra che si comporta allo stesso modo?

    Personalmente penso che molti romani si siano detti: questo qua (Rutelli) abbiamo visto come si è comportato; quell'altro (Alemanno) deve fare bene il primo mandato, altrimenti fra 5 anni sa già che lo mandiamo a casa...

    Per il cittadino, che il suo sindaco vada in giro con la croce uncinata appesa al collo diventa un dettaglio se poi si mette a costruire case popolari o porta i servizi nei "quartieri dormitorio"...

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  9. Quanto all'astensionismo e a quella che tu chiami "deriva Argentina", non credo sia giusto imputarla solo agli elettori... diciamoci la verità: la coalizione di centrosinistra che ha vinto nel 2006 stava insieme solo per l'odio contro Berlusconi (eccezion fatta per Mastella e per i Radicali)... o meglio la Sinistra-Sinistra stava insieme a DS e Margherita solo perché li considerava il male minore... il programma comune sottoscritto prima delle elezioni è diventato rapidamente carta straccia, sostituito dopo un anno dai "12 punti", anche quelli poi rapidamente dimenticati... per due anni all'interno della maggioranza c'è stato un quotidiano stillicidio di dichiarazioni astiose, di sottili distinguo, di "voto solo perché altrimenti cade il governo"... per due anni non hanno fatto altro che recriminare senza costruire praticamente niente...

    Eppure si sono ripresentati alle elezioni con le stesse facce, con le stesse promesse, con la stessa spocchia... e quando la gente si è stufata di essere presa per il culo, si sono trincerati dietro un "non abbiamo capito gli umori"...

    Certo che non avete capito, perché per capire bisogna prima ascoltare! E questo è quello che hanno fatto Grillo e la Lega: hanno ascoltato, hanno capito e hanno proposto la loro soluzione (nel caso del comico genovese) oppure hanno semplicemente detto che hanno capito che c'è un problema (nel caso del partito di Bossi)...

    Dall'altra parte Veltroni invece ha continuato con l'era dell'ottimismo, mentre più in là, dopo aver litigato su falce&martello, hanno resuscitato la caricatura di Bertinotti fatta da Corrado Guzzanti... la più grande forza irresponsabile del paese...

    Se arriveremo ai livelli dell'Argentina di qualche anno fa (e io spero con tutto il cuore di no), sono pronto a prendermi la mia parte di responsabilità per aver annullato le schede il 13 aprile, a patto che anche chi faceva parte della maggioranza negli ultimi due anni si faccia un serio esame di coscienza.

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  10. ah ecco... notavo nel tuo scritto qualcosa di diverso dal solito... di qualche tono più altro rispetto al tuo standard...

    sensi di colpa?

    ps: sono totalmente d'accordo con Yak, ma intanto ora che importa... avere ragione o torto cambia poco. ormai è tardi...
    l'Argentina è dietro l'angolo.

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  11. Sensi di colpa? Nemmeno un po'... e quello che è successo ieri alla Camera lo trovo molto significativo... non parlo della gaffe (eufemisticamente parlando) di Fini ma del fatto che nessuno del PD abbia aperto bocca... è toccato a Casini difendere Di Pietro e bacchettare Fini... vedremo come andrà al Senato...

    Quanto al mio tono "più alto" forse è perché Yak è in assoluto il forumista con le cui opinioni mi sono trovato più d'accordo in passato e adesso un po' mi dispiace dovermi differenziare ;-)

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