martedì 18 novembre 2008

Identificazione univoca (o quasi)

La società si chiama 23andMe e secondo Time Magazine ha dato vita all'invenzione dell'anno. Si acquista un semplice kit (alla modica cifra di 399 dollari) da un sito Internet, si sputa in una provetta e la si invia al laboratorio. Dopodiché si potrà accedere alla mappa del proprio DNA dal PC di casa. In questo modo sarà possibile per ognuno identificare eventuali tare genetiche e malattie ereditarie.
Non solo. E' anche possibile condividere la propria mappa genetica con amici e parenti... e magari scoprire che non hai alleli in comune con tuo figlio!

Effettivamente un'idea geniale (scusate il gioco di parole). Ma dietro ce n'è un'altra, ancora più rivoluzionaria: l'identificazione univoca su Internet. Basta password da ricordare, basta imprecazioni ogni volta che si fa pulizia dei cookie e soprattutto basta furti d'identità. Già, perché una delle due fondatrici del progetto 23andMe, Anne Wojcickj è la moglie di uno dei creatori di Google e la "grande G" figura anche tra i finanziatori del progetto.

Immagina: un comodo dispositivo con una cannuccia collegato via USB al computer. Ci sputi dentro e lui ti fa accedere al PC, leggere la posta, scrivere un post al tuo blog, ecc. Addirittura potrebbe essere usato al posto della carta di credito per fare acquisti.

Rimane solo un piccolo problema: come faranno i gemelli monozigoti?

2 commenti:

  1. Ma l'applicazione informatica ti sembra possibile? A me poco: ci vorrebbe un dispositivo che decodifica il dna in tempo reale. E la peppa!

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  2. Magari non nell'immediato, ma se pensi all'incremento di velocità di decodifica delle basi del progetto Genoma: "ci sono voluti quattro anni di lavoro per ottenere il primo miliardo [di basi NdS] e solo quattro mesi per il secondo. Nel giro di poche settimane il terzo."

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