mercoledì 14 febbraio 2007

Non privatizzate l'acqua

Sembra che il governo abbia fatto un passo indietro. La raccolta firme per una legge d’iniziativa popolare che impedisca alle multinazionali di mettere le mani sull'acqua deve aver fatto riflettere i nostri ministri.
I punti principali della proposta riguardano le definizione dell'acqua come "bene comune e diritto umano universale", la presa di coscienza che si tratta di un bene "finito, da tutelare e da conservare" e la gestione degli acquedotti esclusivamente da parte di enti pubblici (con il conseguente ritiro delle concessioni ai privati).
Oltre a quest'ultimo, ci sono anche altri punti discutibili (50 litri a persona al giorno devono essere garantiti e gratuiti) e che susciteranno polemiche (il finanziamento del servizio idrico attraverso la riduzione delle spese militari) ma anche la proposta per la costituzione di un fondo per finanziare progetti per l'accesso all'acqua potabile nel sud del mondo.
Per saperne di più c'è il sito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua.

Parafrasando Stefano Benni, l'Italia si divide in: quelli che bevono l'acqua prima del caffè, quelli che la bevono dopo il caffè, quelli che non hanno il caffè e quelli che non hanno l'acqua.

5 commenti:

  1. magari, ma qua tra un po' ci faranno pagare anche l'ossigeno

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  2. Benvenuta Mari ;-)

    Sai, da un certo punto di vista potrei anche trovare giusto aumentare il costo dell'acqua potabile, se non altro come disincentivo allo spreco...

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  3. Mi ricordo da reminescenze dell'esame di gegrafia umana che il grosso dello spreco non è cmq dato dallo spreco... rimasi impressionata dalla quantità di acqua che si spreca per le tubature obsolete.... è una vita difficile.... si combatte contro i mulini a vento....

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  4. scusa se puoi modifica tu... sono una casinista, ma volevo dire che il grosso dello spreco nn è dato dallo sperpero domestico :(

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  5. Tranquilla, si è capito lo stesso ;-)

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