martedì 1 novembre 2011

Una nuova idea per la SIAE

movie about to start
Da qualche giorno, rimbalza su tutti i siti la nuova offensiva della SIAE che chiede a siti amatoriali o pseudo tali di pagare per embeddare o anche solo linkare i trailer dei film.

Com'era ovvio, contro la Società Italiana Autori ed Editori si è scatenata l'ira degli internauti. Nonostante la varietà delle argomentazioni, tutte le invettive hanno come sottintesi due dati di fatto:
  • la SIAE ha un buco di bilancio enorme e
  • alla SIAE non hanno idea di come funzioni Internet.
Bene, io ho deciso di aiutare i vertici della nostra beneamata società di protezione del diritto d'autore, spiegando loro come funziona Internet e, indirettamente, fornendo loro una nuova idee per fare cassa proteggere i diritti dei suoi associati.

Come funziona Internet

Partiamo da un fatto poco conosciuto dai non informatici: quando si digita il nome di un sito sulla barra degli indirizzi si invia una richiesta al server dove questo sito è ospitato ed il server risponde inviando le pagine del sito al nostro PC.

In pratica, non siamo noi ad andare sul sito ma è il sito a venire da noi, con tutto il suo contenuto. E questa è una considerazione non da poco. Significa che qualsiasi cosa noi leggiamo/vediamo/ascoltiamo su Internet viene inviata sul nostro PC e perciò noi ne scarichiamo una copia.

Non solo: questa copia viene anche salvata automaticamente dal browser nella sua cache!

SIAE svegliati!

A questo punto, dovrebbe essere chiaro che chiunque guardi un video (magari musicale) su youtube, in realtà se lo è scaricato sul proprio hard disk. Stiamo parlando di pirateria!

Pensate a quanti milioni di utenti in Italia stanno violando il copyright in questo momento. E, soprattutto, quanti poveri autori non ricevono le dovute royalties! Bisogna assolutamente porre rimedio a questa incredibile truffa! SIAE, svegliati!

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