martedì 27 febbraio 2007

La conta delle teste

La Fiducia al Senato si avvicina e le previsioni non sono rosee. Pur con l'apporto di Follini e la dichiarazione di Andreotti (a meno che non cambi nuovamente idea) i voti del centrosinistra variano da 161 (il minimo indispensabile) a 163. Quindi, salvo sorprese dell'ultima ora, il governo dovrebbe farcela.
Il problema è che fra due settimane si vota sull'Afghanistan e sui DiCo. E lì ci sarà da ridere.

La cosa strana è che come lo so io, lo sa pure Prodi che su questi due argomenti una maggioranza non ce l'ha, quindi mi chiedo: pensa veramente che con la votazione di domani sia tutto risolto?

Secondo me no, quindi confido che, da vecchio volpone democristiano, abbia almeno un asso nella manica. Non penso che creda alla tesi di Deaglio e si limiti ad aspettare che i Senatori che gli garantirebbero la tranquillità politica saltino fuori dalla riconta delle schede.
Alla tenuta solo grazie ai 12 punti non ci crede nemmeno lui. Sa benissimo che se anche tutti i partiti votassero come vuole lui, saranno i senatori a vita a fare la differenza. E a loro non si può imporre niente.

Quindi cos'ha in mente Prodi?

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