lunedì 26 febbraio 2007

Qualche considerazione sulla caduta di Prodi

Leggendo qua e la, sembra ormai assodato che i non-voti dei due senatori dell'estrema sinistra Fernando Rossi e Franco Turigliatto non siano stati determinanti nella "sconfitta" del centrosinistra la settimana scorsa. (Per tutti i "giornalisti" che non l'hanno capito: conosco un tale BulloDiMontecavolo che potrebbe darvi ripetizioni di matematica)
La "colpa" sarebbe dell'influenza che ha colpito Scalfaro, di Andreotti, Cossiga, Pininfarina e De Gregorio: una malattia, tre senatori a vita ed un fuoriuscito dall'Italia dei Valori. Comunisti Italiani e Rifondaroli sembrano assolti.

Infatti anche se Rossi e Turigliatto avessero partecipato al voto (votando a favore) non sarebbero comunque stati sufficienti per raggiungere la maggioranza.
Quindi non sono "colpevoli"?
Vostro onore, mi permetta di aggiungere un paio d'altre piccole considerazioni. Se Andreotti e Cossiga avessero votato a favore come avevano dichiarato, la maggioranza sarebbe stata raggiunta comunque. A meno di un voto contrario dei due dissidenti. Ma queste sono solo speculazioni.

La conclusione è che: sì Rossi e Turigliatto sono colpevoli. Ma non delle dimissioni di Prodi, piuttosto di aver fatto da parafulmine per le ire di mezza Italia (e di aver stretto un cappio attorno al collo dei rispettivi partiti che ora si ritrovano a controfirmare il 12 punti di Prodi a testa bassa e con la coda tra le gambe).
Sotto accusa ci dovrebbero essere, in ordine inverso:
- Andreotti e Cossiga che si rimangiano la parola senza alcun rimorso nel giro di un'ora (un'improvvisa amnesia? il tremore senile che ha fatto loro pigiare il tasto sbagliato?);
- Pininfarina che vota ogni nove mesi (sarà mica stato in dolce attesa nel frattempo);
- De Gregorio e Pallaro, che da soli possono permettersi di ricattare il governo (Mastella al confronto è un dilettante);
- D'Alema che prima prende impegni anche per Prodi e poi gioca il tre di briscola senza pensare che dall'altra parte possono avere l'asso (ma non poteva andarsene solo lui?);
- i partiti di estrema sinistra che pretendono di manifestare contro il governo sabato e votare a favore mercoledì (i famosi partiti di lotta e di governo?);
- il problema degli otto senatori contestati dalla Rosa nel Pugno (abbiate fede, ne parlerò diffusamente nei prossimi giorni), che, se confermati, aggiungerebbero un voto all'Unione a scapito della CdL (ma Prodi fin'ora se n'è fregato);
- una legge elettorale che non consente una governabilità al Senato (e che fa schifo a tutti ma che nessuno in nove mesi ha pensato seriamente di cambiare);
- Prodi che ha puntato tutto sui senatori a vita, senza dei quali non c'è la maggioranza (e prega giorno e notte che non si ammalino mai);
- noi che ancora ci illudiamo di vivere in un paese serio.

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