lunedì 7 maggio 2007

Privilegi speciali

L'Italia è fatta di regioni. Ma alcune sono più regioni delle altre: quelle a statuto speciale.
Il Friuli Venezia Giulia ed il Trentino Alto Adige sono tra queste. In mezzo c'è il Veneto. Ancora per poco, a quanto pare.
Diversi comuni del bellunese hanno già da tempo indetto dei referendum popolari per il passaggio a questa o quella regione. Referendum che naturalmente hanno avuto esito positivo.
I motivi della voglia di scappare si riducono ad una questione di soldi. O meglio, di contributi che le due regioni a statuto speciale erogano in maniera molto maggiore rispetto al Veneto. Questo flusso di denaro deriva, in larga parte, da tasse e imposte che rimangono a disposizione della regione e delle province invece di essere versate a Roma.
La questione ha virato sul comico nel momento in cui, circa un mese fa, l'intero consiglio provinciale di Rovigo (che non confina con nessuna regione a statuto speciale) ha approvato la richiesta di annessione al Trentino Alto Adige.
Naturalmente si è trattato di una provocazione, ma il problema di fondo rimane: è giusto continuare a mantenere questi privilegi?

4 commenti:

  1. Tocchi uno dei temi che in assoluto più mi fanno incazzare di questo Paese. Ho parenti in Valle d'Aosta, e da sempre mi risulta incomprensibile il perché questi paghino la benzina metà di quello che la pago io, giusto per restare su una materia incandescente.
    Il rischio di sconfinare nel populismo c'è, me ne rendo conto, ma mi viene da dire che vorrei vedere come si farebbe se anche il Veneto, la Lombardia o l'Emilia si tenessero e redistribuissero il proprio reddito.

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  2. Eh eh... tu vuoi mandare in fallimento l'Italia!

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  3. A quanto pare la Presidenza del Consiglio (nella fattispecie: Enrico Letta) si sta muovendo per arginare il problema della "secessione" dal Veneto... staremo a vedere...

    Qui c'è l'articolo dell'Espresso

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  4. ho letto il pezzo dell'espresso, e francamente non mi è parso particolarmente chiaro.
    O, più probabile, a non essere chiaro è Letta, che non sapendo che dire ricorre alle solite frasi della nostra sinistra "uno sforzo collettivo", "il governo farà la sua parte" e vai discorrendo.
    Sul merito della questione (e cioè, le regioni a statuto speciale hanno o no diritto ai propri privilegi), non dice una sillaba, come da copione.

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