Con l'elezione di Barack Obama alla carica più importante degli Stati Uniti, assistiamo ad un rinnovamento della promessa che l'America da sempre ha fatto (e, a quanto pare, fa tuttora) a tutti coloro che attraversano i suoi confini.
Non importa chi sei, da dove arrivi e adesso anche di che colore è la tua pelle: hai comunque tutte le possibilità di conquistare ricchezza e successo. O addirittura le chiavi della Casa Bianca.
Adesso anche il sogno di Martin Luther King sembra realizzato.
Per oggi, facciamo finta che sia davvero così...
mi pare un momento storico, qualsiasi cosa succeda dopo. Sono realmente commossa ed emozionata per questo passaggio epocale, dal quale comunque non si torna indietro. E non è mica poco.
RispondiEliminaNo, non è poco. Però, pur riconoscendo che si tratta di un passaggio importante, non mi nascondo che di cose da fare ce ne sono ancora parecchie...
RispondiEliminaPer un bambino è importante riuscire ad alzarsi in piedi, ma camminare è tutta un'altra storia.
Vero, ma quello è il dipanarsi della storia, o della crscita. Finché non puoi metterti in piedi, non potrai mai verificare cosa sai e puoi fare.
RispondiEliminaEh eh... ma tu sei ottimista... io invece...
RispondiEliminaAnch'io sono ottimista! (Da pochi giorni, in realtà).
RispondiEliminaIntanto mi fanno pensare i nomi che circolano per lo staff di Obama... mi pare che ci siano troppi ex-ministri di Clinton... sembra di stare in Italia...
RispondiEliminagiusto far finta, che mi sa per il resto...
RispondiEliminasognare fino al brusco risveglio(sperando che non ci sia) non fa mai male...
RispondiEliminaPessimista anche tu, Fulvia? ;-)
RispondiEliminaSilvio, puoi sognare di avere le ali e volare come un'aquila, ma attento a non svegliarti prima di esserti posato al suolo...
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