1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Ma la furia nazista non si limitò agli ebrei. Furono perseguitati, sempre per motivi etnici, anche Rom e Sinti (il loro olocausto si chiama Porajmos). Anche gli omosessuali furono oggetto di discriminazioni e violenze (a partire dalla castrazione fino allo sterminio nei campi di concentramento). Furono invece motivi religiosi a portare Testimoni di Geova e Pentecostali nei campi di concentramento nazisti.
Oltre a questi, anche i malati di mente, dissidenti politici e un gran numero di polacchi, russi ed altri slavi finirono uccisi nei vari campi di sterminio allestiti dai nazisti. Il totale delle vittime oscilla tra i 10 e i 14 milioni di persone, dei quali circa la metà di religione ebraica.
Oggi però si ricorda solo quest'ultima metà.
Non solo, omosessuali e, soprattutto, "zingari" sono tutt'oggi (a 65 anni di distanza) ancora discriminati.
Finalmente!!!!! Condividiamo totalmente, senza togliere nulla alla sofferenza del popolo ebraico, il ricordo di coloro che ancora oggi subiscono discriminazioni nonostante la drammaticità degli eventi passati rivolti all'uomo senza distinzioni culturali.
RispondiEliminaAntonella e PALMA
Il tempo passa, ma l'odio che maschera la paura del diverso purtroppo resta... a volte cambiano i bersagli, ma non sempre...
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